Ritratti di Pachinesi

Turi Pintaldi

di Rosario Ardilio (09/03/2004)

Turi Pintaldi, 50 anni, sposato con Pina, tre figli (Manuel 25, Andrea 24 e Claudia 20), è una di quelle persone che se non ci fossero…. bisognerebbe inventarle. Da sempre impegnato in campo culturale fu il primo a creare un circolo e una galleria d'arte a Pachino, nel lontano 1974, aveva vent'anni. Ce ne racconta la genesi così:

Una sera, ero in piazza con un paio di amici; uno fa:”Come sarebbe bello avere un posto dove potersi incontrare e parlare di arte, di pittura…!!”. Era la noia, la noia tipica dei piccoli centri, che affligge in particolare noi pachinesi, che spesso ci faceva tanto parlare di sogni, fantasie, illusioni.

Quella notte, non mi addormentai tanto facilmente. Pensavo a come si poteva realizzare l'idea del mio amico. Un mese dopo, nei bassi della casa di mio Padre, in via Libertà, 7, nasceva il Circolo d'Arte “Il Portico” che, con le sue mostre di pittura, diventò in poco tempo il punto di attrazione culturale più importante della zona sud della provincia. Era il 1974, avevo vent'anni.”

 


Da 27 anni, lavora in banca: i primi 18 all'IMI-SanPaolo, gli altri al Credito Emiliano dove si occupa dello sviluppo delle relazioni commerciali per la Sicilia Orientale. A Pachino ha vissuto sino al '77, poi il lavoro lo ha portato in giro per l'Italia, sino al 1995, anno in cui, insieme alla famiglia, ha deciso di non muoversi più da Catania. Ma Pachino e' “il suo paese”; lì, stanno le sue “radici”…

Impossibile per uno come lui restare immobile a guardare…..

“Molti anni dopo, anno 2001, la storia si ripete con l'amico di turno che dice: “Ci pensi? Un Festival del Cinema, vicino al mare, sulla frontiera più a sud d'europa: che spettacolo, che emozione…!!!”

Il 31 agosto di quell'anno prende il via la prima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Frontiera.”

 

Il festival è arrivato ormai alla quarta edizione, un successo senza precedenti per un territorio da sempre lontano anni luce dalla vita culturale del paese. Si svolge ogni estate a Marzamemi, nei lioghi che già da diversi anni si sono imposti all'attenzione di numerosi registi e produttori cinematografici come “location” per i loro films.

Una manifestazione che vede la partecipazione di personaggi illustri e famosi, di enti pubblici e di paesi stranieri (per chi volesse saperne di più consiglio di visitare il sito del festival www.cinemadifrontiera.it).

Lottando contro innumerevoli difficoltà e impedimenti Turi (con l'aiuto del regista Nello Correale e del critico Sebastiano Gesù, della sua famiglia e di uno stuolo di ragazzi volenterosi e impegnati) è riuscito nel suo intento: creare una manifestazione culturale di livello internazionale capace di attirare l'attenzione sul nostro territorio, sui suoi tesori artistici e ambientali. Hai detto niente! Finora nessuno era arrivato a tanto.

“Un anno dopo, vengo coinvolto nell'organizzazione del Sikula Reggae Festival di Rosolini.

Quello che sto facendo in ambito culturale, oggi come ieri, lo faccio per passione e perché credo che la vita ci riserva traguardi che si avvicinano e si allontanano in funzione dell'energia che abbiamo e del caso. Mi considero un curioso impenitente, sempre alla ricerca di nuove sfide.

Sono stato influenzato, a seconda dei momenti, da altri uomini, dal loro pensiero, dal loro esempio. Restando ai miei concittadini, mi piace ricordare Vitaliano Brancati e Salvatore Capodicasa.”

“Nella mia vita ho sempre guardato avanti: per me è un fatto naturale… Stare in mezzo ai giovani poi mi diverte … mi fa sentire vivo.”

Credo che tutti i pachinesi debbano essere molto grati a Turi Pintaldi, alla sua caparbietà, determinazione, ostinazione. All'amore per la sua terra.

 

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